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"Youth Culture", un progetto di volontariato per diffondere e promuovere arte e cultura tra i giovani.
Promosso dall'Unione Europea attraverso il programma Erasmus+, e organizzato in collaborazione con Asociatia Educatio, associazione locale attiva nella cittadina rumena di Arad, il progetto si propone l'obiettivo di promuovere attività culturali attraverso l'organizzazione di eventi e workshop, attraverso l'utilizzo del metodo dell'educazione non formale.

Il volontariato non è mai soltanto volontariato: si parte con un'idea, un'intenzione che, spesso e volentieri, e per fortuna aggiungerei, cambia forma. È dare, ma soprattutto ricevere.

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È stato un viaggio fisico, in un nuovo contesto sociale e culturale, e un viaggio interiore, che mi ha permesso di esplorare nuove parti di me. Un'occasione per dare forma alle idee, vedendole trasformarsi in progetti concreti, per dare il mio contributo ad una comunità desiderosa di diffondere e valorizzare il proprio bagaglio culturale tra i giovani, senza alcuna distinzione di classe. 

Classi di Arte nella scuola primaria

La passione per il disegno e l'amore per quella leggerezza e spontaneità di cui solo i bambini sono capaci, mi hanno condotta nella scuola Elena Ghiba Birta “National College” di Arad. Qui ho insegnato disegno, cercando di costruire le lezioni insieme ai piccoli studenti del 1° anno, così che fin da subito si potessero sentirsi parte attiva e protagonisti del progetto.

L'intento primario era riuscire a stimolare ed incoraggiare i bambini affinché si esprimessero con libertà e creatività. Per questo motivo, affinché nessuno potesse dire "non sono capace", non veniva chiesto di riprodurre e copiare da alcun modello. Ogni bambino veniva supportato e assistito costantemente, specialmente laddove si fosse trovato in difficoltà nel dare forma a qualcosa che aveva nella testa ma che non sapeva come disegnare.

Il mio intento primario non era insegnare gli aspetti tecnici del disegno, ma fare in modo piuttosto che il disegno fosse uno strumento, una forma d'espressione che desse ai bambini la possibilità di far emergere quanto avessero nella pancia, nel cuore e nella testa. Per questo ho adottato, dall'inizio alla fine, un approccio delicato e non invasivo, affinché i bambini potessero sempre sentirsi protagonisti.
 

Testando un nuovo metodo di apprendimento

Dopo il successo avuto con il laboratorio didattico avviato a Milano (DisegnaLibri), originariamente rivolto agli adolescenti, ho voluto proporlo anche ai bambini della scuola elementare, e vedere quale sarebbe stato il riscontro.

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Se con gli adolescenti abbiamo scelto di affrontare un unico testo letterario, questa volta, insieme all'insegnate abbiamo deciso di ampliare il raggio e di affrontare ogni lezione un tema differente. Abbiamo trattato poesie, testi di narrativa, di storia e di scienze.

L'obiettivo, anche in questo caso, restava quello di utilizzare il disegno e l'ascolto come strumento e metodo di apprendimento.

Disegnando abbiamo notato anche in quest'occasione come gli studenti fossero in grado di ricordare più facilmente, non solo in quei casi in cui il bambino presenta disturbi di attenzione o difficoltà nella lettura.

Gioco, arte e apprendimento

Active Club! presso il Curcubeu Social Center. Qui ho avuto l'occasione di organizzare e contribuire ad attività ricreative ed educative rivolte a bambini provenienti da contesti socio-economici svantaggiati, e di conseguenza con meno possibilità di accesso all'istruzione.

L'approccio utilizzato è stato quello dell'educazione non formale, e le lezioni a cui ho partecipato attivamente spaziavano dalla pittura, all'insegnamento della lingua inglese e italiana. 

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The house of I drew for the kindergarden's outside-wall that we have paintd togethe with the kids.

Una parte del mio tempo l'ho dedicata all'insegnamento della lingua italiana agli adulti, sempre utilizzando il metodo di educazione non formale, avvalendomi quindi di laboratori creativi e interattivi.

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